Se ci troviamo di fronte un allievo che è meno propenso a parlare
correttamente ed è più propenso ad usare la comunicazione
corporea (gesto, espressioni del viso, ecc.), un allievo che ha un repertorio lessicale
scarso e trova difficile
discriminare i suoni verbali, noi diciamo subito che ci si trova
di fronte ad un allievo problematico se
non addirittura diversamente abile, non
prendiamo nemmeno in considerazione che si tratta di un individuo predisposto
verso la modalità destra del cervello! Il modello teorico del nostro allievo
è invece, più propenso a comunicare verbalmente, ha un repertorio lessicale
variato e ricco e riconosce
facilmente le discriminazioni fonetiche. Questo allievo che per un docente
risulta vincente è un individuo predisposto verso la modalità
sinistra del cervello! Ma allora perché individui eccellenti e da tutti additati come
scienziati e pensatori più prolifici del genere umano sono spesso introversi, dislessici,
caratteriali come Leonardo Da Vinci, Galileo Galilei, Isaac Newton e Albert
Einstein? Insomma gli allievi
apprendono con modalità differenti. Non possono essere valutati
docimologicamente con lo stesso metro! Questo concetto è stato già
espresso sia dal linguista S. Krashen, sia in base agli studi condotti dal Premio
Nobel R. Sperry nonchè dall'applicazione della teoria
delle intelligenze multiple di Haward
Gardner
Ma occupiamoci allora di cosa succede in classe ancora oggi! Si ripete ogni
giorno lo stesso fenomeno. La lingua va insegnata con metodologie tradizionali:
molta grammatica, memorizzazione di liste di lessico, una concezione del
discente, del docente e della classe di tipo strutturalista. Succede in tutte
le classi, magari è capitato a voi stessi. Tuttavia, si può imparare la lingua
assai più velocemente ed efficientemente. La grammatica “va a posto” da sola,
non si eccede nel suo studio.
La neurolinguistica può aiutare a
interpretare il nostro “caso”. Una delle teorie principali è la teoria della bimodalità,
secondo la quale la lingua attiva sia l’ emisfero sinistro del cervello sia
quello destro che operano attraverso modalità diverse.
Caratteristiche generali della modalità sinistra e
destra
Tratti Modalità Sinistra
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Tratti
Modalità Destra
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Linguaggio
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Comprensione del linguaggio
metaforico
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Memoria verbale
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Percezione visiva
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Significato denotativo (indicare)
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Memoria visiva
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Attività intellettuali
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Attività intuitive
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Pensiero convergente
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Pensiero divergente
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Astrazione
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Concretizzazione
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Analisi
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Sintesi
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Caratteristiche verbali della modalità sinistra e
destra
Caratteristiche verbali Modalità Sx
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Caratteristiche verbali Modalità dx
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Fonologia, Morfologia e Sintassi
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Struttura prosodica(prosodia: accentuazione della parola)
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Relazioni formali tra le parti di una
frase
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Intento espressivo della frase
(dichiarazione, comando ecc.)
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Significato letterale
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Significato metaforico
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Varianti stilistiche
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Umorismo verbale
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Caratteristiche modali che
si esprimono nei comportamenti:
Individuo predisposto verso la M/SX
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Individuo predisposto verso la M/DX
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È più propenso a comunicare
verbalmente.
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È meno propenso a parlare correttamente e più propenso ad usare
la comunicazione corporea (gesto, espressioni del viso, ecc.)
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Ha un repertorio lessicale variato e
ricco.
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Ha un repertorio lessicale scarso.
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Riconosce facilmente le discriminazioni
fonetiche.
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Trova difficile discriminare i suoni verbali.
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Ha un controllo limitato degli elementi
prosodici del linguaggio.
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Ha un controllo elevato degli elementi prosodici. (Modulazione della voce)
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Riconosce difficilmente i dettagli nelle
figure incomplete.
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Riesce facilmente a completare una
figura incompleta nei suoi dettagli.
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Ha maggior capacità di decifrare un
input verbale.
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Ha maggior capacità di decifrare un input visivo.
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Ha maggior capacità di memorizzare
nozioni grammaticali astratte.
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Ha maggior capacità di memorizzare
concetti anzichè strutture grammaticali.
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Preferisce compiti logici.
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Preferisce compiti intuitivi.
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L’ educazione oggi è concentrata all’
apprendimento di tipo M/SN. Gli studenti di M/DS trovano difficoltà ad
imparare, le cosidette “difficoltà di apprendimento”. Come insegnanti, dovremmo
risolvere questo problema e le nuove tecnologie ci offrono il modo di farlo.
Glottodidattica
in rete
Nell’ insegnamento delle lingue è mutato
il rapporto fra il discente e il docente. L’ allievo acquista un posto
centrale, è il protagonista dell’ azione didattica, tutto si realizza con lui,
da lui e per lui. Tuttavia si cambia nello stesso tempo l’ apprendimento. Il
modello dell’ insegnamento ex cathedra no funziona più, perchè il docente
non è il magistero del passato, ma diventa una figura che osserva,
segue, consiglia e incoraggia gli studenti, i quali sono
ormai liberati dalle ansie e dai complessi e accetano l’aiuto ed i consigli
discreti dell’ insegnante.
Con le nuove tecnologie l’apprendimento
della lingua straniera è tanto più efficace quanto più è legato alle
motivazioni profondi e agli interessi degli allievi.
Naturalmente, questi elementi psicologici
sono legati strettamente alle attitudini, consapevolezza, personalità e
necessità degli studenti che l’ insegnamento con le nuove tecnologie prende in
considerazione.
Il ruolo centrale dello studente e la
sua necessità di percorrere strade per migliorare le conoscenze, permettono la
creazione di una autonomia critica, dello sviluppo di valori legati
alla collaborazione e delle abilità tecniche nell’ uso delle nuove tecnologie. La sua autonomia è
frutto di un processo d’ insegnamento vero e proprio e l’ insegnante deve agire
in questo ambito. Dobbiamo notare che per giungere l’ autonomia è
indispensabile il contributo dell’ insegnante che innesca il processo d’
apprendimento ma anche mette i filtri, i blocchi affettivi. Si deve percepire
che lo studente abbia fiducia in se stesso, non abbia paura di sbagliare, si
senta a proprio agio nel rapporto con i compagni e con il docente, non viva la
classe con ansia.
L’ autonomia di apprendimento risponde inoltre ad un’
altra necessità,alla ‘costruzione’ di individui e di cittadini critici
in grado di cogliere, comprendere e condividere le scelte e i valori che la
società offre.
Un altro aspetto caratteristico di
Internet è che il messaggio e tutte le informazioni disponibili compongono il
materiale autentico, il materiale vero e proprio per generare l’ acquisizione
della lingua. Tutti i sensi vengono allertati, come in condizioni reali. Da
esso, deriva un corretto dialogo educativo e molto formativo. Con il computer l’ apprendimento assume elementi cooperativi
o collaborativi attraverso il lavoro di gruppo, il quale è basato sul rispetto
reciproco dei membri del gruppo, sulla consapevolezza che il gruppo si basa
sulle parti di lavoro affidate ad ogni membro e che ognuno è vincolato agli
altri da un rapporto di interdipedenza.
Si capisce che la sinergia produce più
motivazioni mentre i membri interagiscono con altri in modo reciproco, e quindi
imparano dagli altri. Inoltre, la collaborazione migliora l’ autostima perchè
gli studenti sono ormai rispettati e importano agli altri. È vero che l’
aumento del loro livello di competenza sociale conduce al miglioramento della
loro abilità di lavorare assieme.
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