mercoledì 16 aprile 2014

Lateralizzazione cerebrale, mancinismo e dislessia






Sono una serie di funzioni e disfunzioni, tutte  interconnesse alla lateralizzazione cerebrale!



Il cervello è diviso in due emisferi: il sinistro controlla la parte destra del corpo e viceversa.
All'emisfero sinistro competono funzioni logico-linguistiche e il pensiero analitico, infatti controlla la scrittura, il linguaggio, la logica ed utilizza un modo di pensare lineare, mentre
nell'emisfero destro sono localizzate le funzioni visuo-spaziali, immaginative, musicali e il pensiero intuitivo-sintetico (controlla le emozioni, la creatività, l’immaginazione, la consapevolezza spaziale ed utilizza un modo di pensare olistico). Queste due parti del cervello sono perfettamente complementari e ciò determina un’organizzazione estremamente razionale ed efficiente del lavoro.











La lateralizzazione è il processo di espressione della dominanza emisferica che inizia intorno ai 3-4 anni di vita e porta ogni individuo a sviluppare due emisferi: il destro ed il sinistro non sempre uguali e simmetrici tra loro. A livello corporeo si esprime con una  maggior forza, maggior quantità di energia (tono), di uno dei due lati del soma rispetto all’altro. Il processo di lateralizzazione termina verso i 7-8 anni con l’acquisizione dello schema corporeo e la consapevolezza della propria lateralità. La lateralità è la conoscenza del lato destro e sinistro e l’uso privilegiato e consueto di un emisoma rispetto all’altro (occhio-mano-piede dello stesso lato).

La stabilizzazione della lateralità per alcuni avviene già ai 4 mesi mentre per altri ai 4-5 anni epoca del periodo terminale di mielinizzazione. L’interiorizzazione della lateralità avviene invece più tardi ed è connessa a livelli strutturali organizzativi e cognitivi più evoluti (6-12 anni: periodo operatorio concreto).












reversibilità spaziale (capacità di mettersi al posto di un altro durante il gioco)
reversibilità del pensiero (capacità di identificarsi con i sentimenti altrui di accettare e rispettare gli altri)
Qualora tale processo non avvenga nei modi e tempi previsti, si potranno verificare anomalie di orientamento e movimento nello spazio, linguaggio, scrittura, lettura e disegno.











Anomalie della lateralizzazione per lo più si slatentizzano con l’inizio degli esercizi di pre-grafismo fatti alla scuola materna o con ingresso alla scuola elementare, quando i genitori o le insegnanti notano l’uso della mano sinistra per la scrittura.
Per  “lateralità crociata” si intende una preferenza d’uso non armonica per cui si può avere un destrimane con dominanza a sinistra per l’occhio.











Mancinismo
Per mancinismo si intende la tendenza a usare di preferenza il lato sinistro per compiere movimenti e gesti automatici e volontari. Circa il 10% della popolazione mondiale e' mancina. Si parla di mancinismo spontaneo, quindi ereditario, o acquisito, cioè secondario a lesioni dell’emisfero sinistro del cervello dominante nei destrimani. Il mancinismo può essere omogeneo o disarmonico ossia con totale utilizzo dell’emisfero sinistro per muovere  occhio piede e mano oppure con uso “misto”.

Osservando con quale mano ci si abbottona un vestito, quale mano si porge, quale piede si utilizza per calciare un pallone, come si accavallano le gambe, come si fissa un oggetto o quale occhio si utilizza per guardare da un cannocchiale è possibile fare una analisi della lateralità.











Già si è riferito di come il lato sinistro del cervello controlli la parte destra del corpo e quello  destro controlli la parte sinistra del corpo. La parte destra del cervello controlla le emozioni, la creativitá, la consapevolezza spaziale, l'immaginazione, la capacità di cogliere la realtà nel suo insieme, anziché scomporla nei diversi elementi. Pertanto è utile riflettere sul fatto che i mancini comprendono un'idea creando nella loro mente una figura corrispondente e che per loro sarà efficace e funzionale immaginare oggetti da unire fisicamente nella loro mente per risolvere una somma aritmetica o memorizzare un’immagine al fine di memorizzare un intero testo. Secondo quanto descritto quindi i mancini sembrerebbero più portati per il disegno e le attività artistiche.

Si sperimenta e si acquisisce con entrambe le mani fino a circa 3 anni quando si comincia a definire la preferenza di lato. Molto importante a questo punto è lasciare il bambino libero di scegliere la mano che preferisce per agire e sperimentare. Messaggi conflittuali al cervello possono provocare interferenze tra i due emisferi cerebrali con possibile manifestazione di incertezze, discordanze funzionali e comportamentali, disturbi al controllo delle attivitá motorie come la balbuzie e mancanza di fiducia.











Si parla di ambidestri relativamente a soggetti capaci di utilizzare indistintamente la mano destra e sinistra, senza difficoltà. In Italia rappresentano circa il 4% della popolazione. Questi soggetti conservano la bilateralizzazione, cioè non lateralizzano.











I bambini mancini non necessitano di trattamenti particolari, tuttavia può essere utile adottare alcuni semplici accorgimenti che li facilitino nel quotidiano:

-         porre i giochi in posizione centrale davanti ai bambini al fine di non creare confusione e di incoraggiare l'uso di entrambe le mani finchè non si sará stabilita una preferenza definitiva

-         per aiutare un bambino ad allacciarsi le scarpe è meglio sedersi davanti a lui piuttosto che di fianco, per offrire un'immagine a specchio da copiare

-         si può lasciare che il bambino mancino usi la forchetta nella sinistra e il coltello a destra, che a tavola abbia una posizione favorevole e non urti   con il gomito del vicino

-         in classe sarà utile mettere il bambino mancino insieme ad un altro mancino cosicchè non si urtino i gomiti mentre scrivono; se un destro e un mancino capitano vicini, si potrà posizionare il destro sulla destra in modo che non interferiscano nei rispettivi spazi di lavoro. Importante controllare che il bambino mancino non si faccia troppa ombra con la mano che scrive a causa della scarsa luce.



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