Sono una serie di funzioni e disfunzioni, tutte interconnesse alla lateralizzazione cerebrale!
Il
cervello è diviso in due emisferi: il sinistro controlla la parte destra del
corpo e viceversa.
All'emisfero sinistro competono funzioni
logico-linguistiche e il pensiero analitico, infatti controlla la scrittura, il
linguaggio, la logica ed utilizza un modo di pensare lineare, mentre
nell'emisfero destro sono localizzate le funzioni
visuo-spaziali, immaginative, musicali e il pensiero intuitivo-sintetico
(controlla le emozioni, la creatività, l’immaginazione, la consapevolezza
spaziale ed utilizza un modo di pensare olistico). Queste due parti del
cervello sono perfettamente complementari e ciò determina un’organizzazione
estremamente razionale ed efficiente del lavoro.
La
lateralizzazione è il processo di espressione della dominanza
emisferica che inizia intorno ai 3-4 anni di vita e porta ogni individuo
a sviluppare due emisferi: il destro ed il sinistro non sempre uguali e
simmetrici tra loro. A livello corporeo si esprime con una maggior forza, maggior quantità di energia
(tono), di uno dei due lati del soma rispetto all’altro. Il processo di lateralizzazione termina verso i 7-8 anni con
l’acquisizione dello schema corporeo e la consapevolezza della propria
lateralità. La lateralità è la conoscenza del lato destro e sinistro e l’uso
privilegiato e consueto di un emisoma rispetto all’altro (occhio-mano-piede
dello stesso lato).
La
stabilizzazione della lateralità per alcuni avviene già
ai 4 mesi mentre per altri ai 4-5 anni
epoca del periodo terminale di mielinizzazione. L’interiorizzazione della
lateralità avviene invece più tardi ed è connessa a livelli strutturali
organizzativi e cognitivi più evoluti (6-12 anni:
periodo operatorio concreto).
La lateralizzazione è importante per
l’equilibrio, la precisione, la coordinazione oculo-manuale, la scrittura, l’utilizzo dello spazio nel foglio. Inoltre interessa
anche l’evoluzione psico-affettiva:
reversibilità spaziale
(capacità di mettersi al posto di un altro durante il gioco)
reversibilità del pensiero
(capacità di identificarsi con i sentimenti altrui di accettare e rispettare
gli altri)
Qualora
tale processo non avvenga nei modi e tempi previsti, si potranno verificare anomalie di orientamento e movimento nello spazio,
linguaggio, scrittura, lettura e disegno.
Anomalie
della lateralizzazione per lo più si slatentizzano con l’inizio degli esercizi
di pre-grafismo fatti alla scuola materna o con ingresso alla scuola
elementare, quando i genitori o le insegnanti notano l’uso della mano sinistra
per la scrittura.
Per “lateralità crociata” si intende una
preferenza d’uso non armonica per cui si può avere un destrimane con dominanza
a sinistra per l’occhio.
Mancinismo
Per
mancinismo si intende la tendenza a usare di preferenza il lato sinistro per
compiere movimenti e gesti automatici e volontari. Circa
il 10% della popolazione mondiale e' mancina. Si parla di mancinismo
spontaneo, quindi ereditario, o acquisito, cioè secondario a lesioni
dell’emisfero sinistro del cervello dominante nei destrimani. Il mancinismo può
essere omogeneo o disarmonico ossia con totale utilizzo dell’emisfero sinistro
per muovere occhio piede e mano oppure
con uso “misto”.
Osservando
con quale mano ci si abbottona un vestito, quale mano si porge, quale piede si
utilizza per calciare un pallone, come si accavallano le gambe, come si fissa
un oggetto o quale occhio si utilizza per guardare da un cannocchiale è
possibile fare una analisi della lateralità.
Già
si è riferito di come il lato sinistro del cervello controlli la parte destra
del corpo e quello destro controlli la
parte sinistra del corpo. La
parte destra del cervello controlla le emozioni, la creativitá, la
consapevolezza spaziale, l'immaginazione, la capacità di cogliere la realtà nel
suo insieme, anziché scomporla nei diversi elementi. Pertanto è utile
riflettere sul fatto che i mancini comprendono un'idea creando nella loro mente
una figura corrispondente e che per loro sarà efficace e funzionale immaginare
oggetti da unire fisicamente nella loro mente per risolvere una somma
aritmetica o memorizzare un’immagine al fine di memorizzare un intero testo. Secondo quanto descritto quindi i mancini sembrerebbero più
portati per il disegno e le attività artistiche.
Si
sperimenta e si acquisisce con entrambe le mani fino a
circa 3 anni quando si comincia a definire la preferenza di lato. Molto
importante a questo punto è lasciare il bambino libero di scegliere la mano che
preferisce per agire e sperimentare. Messaggi conflittuali al cervello possono
provocare interferenze tra i due emisferi cerebrali con possibile
manifestazione di incertezze, discordanze funzionali e comportamentali,
disturbi al controllo delle attivitá motorie come la balbuzie e mancanza di
fiducia.
Si
parla di ambidestri relativamente a soggetti capaci di utilizzare
indistintamente la mano destra e sinistra, senza difficoltà. In Italia rappresentano circa il 4% della popolazione. Questi
soggetti conservano la bilateralizzazione, cioè non lateralizzano.
I
bambini mancini non necessitano di trattamenti particolari, tuttavia può essere
utile adottare alcuni semplici accorgimenti che li facilitino nel quotidiano:
-
porre
i giochi in posizione centrale davanti ai bambini al fine di non creare
confusione e di incoraggiare l'uso di entrambe le mani finchè non si sará
stabilita una preferenza definitiva
-
per
aiutare un bambino ad allacciarsi le scarpe
è meglio sedersi davanti a lui piuttosto che di fianco, per offrire un'immagine
a specchio da copiare
-
si
può lasciare che il bambino mancino usi la
forchetta nella sinistra e il coltello a destra, che a tavola abbia una
posizione favorevole e non urti con il
gomito del vicino
-
in
classe sarà utile mettere il bambino mancino
insieme ad un altro mancino cosicchè non si urtino i gomiti mentre
scrivono; se un destro e un mancino capitano vicini, si potrà posizionare il
destro sulla destra in modo che non interferiscano nei rispettivi spazi di
lavoro. Importante controllare che il bambino mancino
non si faccia troppa ombra con la mano che scrive a causa della scarsa
luce.
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