mercoledì 5 novembre 2014

Perché una didattica inclusiva?





 Perché una didattica inclusiva?

Inclusione come impegno internazionale



La rimozione delle barriere che ostacolano l’apprendimento e la par-
tecipazione di tutti gli alunni alla vita scolastica è l’elemento fondamen-
tale dell’educazione inclusiva, i cui principi ispiratori, radicati nella lotta
alla discriminazione, alla diseguaglianza e all’esclusione dall’istruzione
in particolare delle fasce più deboli, sono tesi ad orientare le politiche e
le strategie socioculturali ed economiche dei vari Paesi per rendere reale
l’educazione per tutti.








Gli ambiziosi obiettivi, da raggiungere entro il 2015, ormai del tutto obsoleti, muovono dall’affermazione e dall’esercizio
dei diritti umani fondamentali (Dichiarazione universale dei diritti umani)
e richiedono una revisione e una rivisitazione di molti aspetti del sistema
 sociale e formativo. 







Education  for All  è  in  realtà  un  programma  che, 
 pur  avviato  fin  dal 1990  nell’ambito  della  conferenza  sull’educazione 
 svoltasi  a  Jomtien (Thailandia),  ha  assunto  attenzione  e  rilevanza 
 crescenti  dopo  il  World Education Forum svoltosi a Dakar nel 2000 e
in cui l’UNESCO  acquisì il ruolo di organo responsabile dell’intero
programma, con il compito di coordinare tutti gli stakeholder coinvolti,
sia nel fornire flussi di informazioni  e  di  dati  statistici,  mediante  il 
Global  Monitoring  Report,  relativiai risultati ottenuti, sia nell’individuare
linee di indirizzo delle azioni da intraprendere.








 I temi al centro dell’attenzione sono quelli dell’analfabetizzazione nei
Paesi in via di sviluppo e delle cause che la determinano, ovvero povertà,
malattie,  tradizioni  locali  di  discriminazioni,  conflitti  armati,  catastrofi
naturali, assenza di infrastrutture adeguate. L’istruzione  per  tutti,  e  in 
particolare  l’istruzione  di  base  gratuita  e
obbligatoria, è dunque ritenuta un fattore fondamentale per la lotta alla
povertà e per la crescita globale di ogni Paese e l’affermazione dei diritti
di tutti.









L’impegno è quello di garantirla, permettendo ad ogni bambino/a di
riuscire a terminare un ciclo completo di scolarizzazione, aumentando il
livello  di  alfabetizzazione  del  50%  e  assicurando  una  più  giusta  equità
d’accesso all’educazione tra i sessi.









Per quanto riguarda il nostro Paese, la Cooperazione italiana perse-
gue  il  raggiungimento  degli  obiettivi  del  Dakar  Framework  of  Action
for Education for All, adottato nel 2000 in sede UNESCO di cui è stato
già fatto cenno, ed è impegnata particolarmente nel sostenere l’iniziativa
lanciata dalla Banca Mondiale per “Efa fast-track iniziative” (EFA-FTI),
ovvero per la realizzazione di un “percorso accelerato” verso l’educazio-
ne per tutti. 










L’iniziativa, principale strumento di mobilitazione di risorse
in favore dell’istruzione, è stata approvata nel 2002 dal G8 a Kananaskis
(Canada), sulla base dei lavori della Task Force G8, presieduta dall’Italia, 
svoltisi  nel  2001,  e  che  ha  dato  luogo  al  documento  “A  new  focus
on  Education  for All”,  in  cui  particolare  evidenza  è  stata  conferita  allo
sviluppo  delle  opportunità  digitali  (DOT.Force,  Digital  Opportunities
Task Force).










Rispetto  a  quest’ultime,  la  Cooperazione  italiana  si  è  impegnata  ad
estendere l’utilizzo delle tecnologie informatiche e della comunicazione
(ICT) per la formazione degli insegnanti e per rafforzare le strategie educative.










L’educazione inclusiva è dunque l’orizzonte culturale, mai definitivo,
della scuola inclusiva impegnata a promuovere, in un’ottica sistemica, il
successo scolastico e sociale di ciascun allievo, attraverso scelte proget-
tuali e organizzativo-didattiche in grado di valorizzare le diversità, svi-
luppando il senso di appartenenza (Canevaro 2006, 2007) alla comunità
mediante  la  costruzione  di  relazioni  cognitive,  sociali  ed  emozionali,  e
agendo sul senso di responsabilità individuale e sociale.









È quindi un concetto in continua evoluzione e, attualmente, è un pro-
cesso  in  corso  all’interno  di  quei  sistemi  educativi  che  focalizzano  la
propria  attenzione  sulle  opportunità  sia  di  accesso  all’istruzione  sia  di
successo formativo rispetto ai risultati ottenuti. 










Nell’ambito della 48ma sessione   della   Conferenza   internazionale   sull’educazione   dell’UNE-SCO, dedicata all’“Inclusive education: the way of the future” (Ginevra, 25 e 28 novembre 2008) è stata sottolineata l’esigenza di precisare con maggiore  rigore  la  dimensione  concettuale  dell’inclusione  in  relazione al  concetto  di  integrazione  e  al  costrutto  teorico  dei  Bisogni  Educativi Speciali (BES).









L’obiettivo del successo formativo pone in primo piano l’importanza
strategica di scelte democratiche e solidali per la prevenzione del rischio
di emarginazione e di esclusione da ogni circuito vitale.










INTEGRAZIONE
INCLUSIONE
·      Si  riferisce  all’ambito  educativo  in
senso  stretto
·      Guarda  al  singolo  alunno
·      Interviene  prima  sul  soggetto,  poi
sul  contesto
·      Incrementa  una  risposta  speciale
·      Si  riferisce  alla  globalità  delle  sfere
educativa,  sociale  e  politica
·      Guarda  a  tutti  gli  alunni
·      Interviene  prima  sul  contesto,  poi
sul  soggetto
·      Trasforma  la  risposta  speciale  in
normalità










LA SCELTA  DI  INCLUSIONE

·       Processo  che  risponde  alla  variabilità  degli  stili  di  apprendimento
·       Promuove  le  risorse  e  le  potenzialità  di  ciascuno
·       Implica  dei  cambiamenti  nel  contesto:  nei  contenuti,  nelle  strutture,  nelle
metodologie
·       Processo  che  riduce  l’esclusione  dall’educazione
·       Garantisce     i     diritti     alla     formazione,     alle     pari      opportunità           e     alla partecipazione  sociale
·       Finalità:    formazione     di     buona     qualità    per     i     soggetti    in               fase     di apprendimento  a  prescindere  dalle  loro  caratteristiche
·       È  un  approccio  per  eliminare  le  barriere  all’apprendimento
·       È  un  processo  per  favorire  la  partecipazione  sociale
·       Nella  scuola  si  sviluppa  con:  l’accettazione  della  diversità  e  la  promozione
delle  risorse  dell’insegnamento















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