MISURE DISPENSATIVE E
STRUMENTI COMPENSATIVI PER I DSA
PERCHE' UNA DIDATTICA
INCLUSIVA 3
Misure dispensative
Per il DSA sono previste misure dispensative: si
evitano la lettura ad alta voce, la stesura di appunti, la ricopiatura di testi
(meglio usare appunti scritti da altri), i dettati, le domande di difficile
interpretazione o con doppia negazione, alcune tipologie di esercizi (per
esempio la traduzione dall’italiano in inglese, la trasformazione di frasi, la
semplice applicazione meccanica della struttura grammaticale); non gli si chiedono
definizioni grammaticali teoriche. Sarebbe utile – come accade nel mondo
anglosassone – poter utilizzare le abridged versions (versioni
ridotte) dei testi in uso.
Strumenti compensativi
Dato che al dislessico
serve attivare più canali sensoriali insieme e che i DSA sono generalmente
bravissimi a usare i mezzi forniti dalla tecnologia, si possono usare in classe
degli strumenti compensativi tecnologici:
·
LIM = lavagna
interattiva multimediale;
·
PC con videoproiettore;
·
registratore (CD, MP3);
·
Smart Pen (penna
“intelligente” che registra, e recupera la voce del docente, digitando una
parola);
·
dizionario elettronico.
Senza trascurare gli
strumenti compensativi non tecnologici:
·
lettura ad alta voce
(eseguita dal docente o dai compagni),
·
schemi, riassunti,
mappe,
·
aumento del tempo a
disposizione,
·
abitudine a porre
quesiti “dal posto” per monitorare gli apprendimenti.
Anche a casa, il
DSA può utilizzare strumenti compensativi tecnologici:
·
PC con correttore
ortografico;
·
sintesi vocale;
·
software specifici (testi
digitali, mappe);
·
strumenti per l’audio:
registratore, lettori Mp3;
·
Internet;
·
dizionario elettronico;
·
traduttore.
E non tecnologici:
·
schemi propri;
·
appunti del docente o
dei compagni;
·
tavole con le regole
grammaticali;
·
tabelle verbali con
paradigma irregolare;
·
affiancamento per lo
studio pomeridiano.
Il dizionario elettronico
Il dizionario
elettronico contiene tutte le voci tradotte dalla lingua straniera all’italiano
e viceversa; funziona come correttore ortografico, risolve cruciverba e
anagrammi, ricerca verbi frasali, funge da calcolatrice e da convertitore. Il
dispositivo è utile a casa e per le verifiche in classe. Viene incontro alle
esigenze espresse dai docenti; infatti è un sistema chiuso: non si collega al
web e non si possono caricare altri contenuti.
Il libro digitale e la penna
intelligente
Il libro digitale e la
penna intelligente si usano in classe con la LIM e a casa con il PC. La penna
scrive su qualsiasi foglio, trasferisce le note al PC, converte scritture a
mano, memorizza disegni, note, musica, …
È possibile sfogliare le
pagine digitali, attivare contributi audio e video, effettuare autovalutazioni
con esercizi interattivi, interagire con le immagini, scaricare materiale
supplementare dal web.
Software
Molti software sono
gratuiti, per esempio alcuni di quelli che si possono usare per fare mappe
mentali, concettuali e schemi (VUE, CMapTools, Freemind) e per la sintesi
vocale (Balabolka, Dspeech, LeggixMe, ReadSpeaker).
Tra questi, per esempio,
ReadSpeaker (vocalizzazione) è un servizio online basato su server
esterno che permette la lettura ad alta voce di un testo da siti web. Esistono
anche diversi software non gratuiti, come Highlighter, Superquaderno,
Supermappe, Carlo II, Carlo Mobile.
Il rapporto tra docente e studente
È importante che si
instauri un rapporto costruttivo tra docente e studente: quindi è fondamentale
condividere gli obiettivi, esplicitare le modalità degli esercizi, sostenere
costruttivamente, evitare l’approccio punitivo e non rinforzante, abituare gli alunni
all’autocorrezione e all’autovalutazione. Ricordiamoci che tutto ciò che non è
vietato è permesso e va a vantaggio di tutta la classe; queste strategie sono
per la maggior parte valide per tutti gli studenti perché incrementano
l’attenzione di tutta la classe, rendono più coinvolgente la lezione frontale,
stimolano la partecipazione attiva degli studenti.
Il dislessico, poi,
trarrà vantaggio da accorgimenti particolari, che è bene sintetizzare:
·
fornire e favorire l’uso
di schemi, mappe mentali e mappe concettuali, anche su supporto digitalizzato e
incentivarne l’uso durante le interrogazioni per favorire l’esposizione;
·
permettere allo studente
di esercitarsi in situazioni simulate con il compagno nel ruolo
dell’insegnante;
·
consentire la libera
circolazione degli appunti in classe;
·
astenersi dal richiedere
uno studio mnemonico e nozionistico con termini tecnici difficili o parole a
bassa frequenza da ricordare;
·
collaborare con i
docenti tutor pomeridiani, concordando obiettivi;
·
prestare attenzione alla
gestione del diario (insegnanti);
·
prestare attenzione alla
gestione del tempo (genitori);
·
adottare un libro di
testo utilizzabile con la LIM, Lavagna Interattiva Multimediale.
Quali strumenti sono più utili?
Le mappe mentali aiutano
a ridurre, memorizzare, studiare; sono utili per ripassare, in occasione di
test scritti o orali; favoriscono un’esposizione fluente; rappresentano una
traccia di testo. Naturalmente occorre insegnare come si costruiscono; alcune
scuole forniscono mappe “certificate”, poste su carta intestata della scuola.
Più difficili, e quindi
meno fruibili per i DSA, le mappe concettuali, le rappresentazioni grafiche di
concetti sinteticamente espressi attraverso parole, nodi, frecce. Ad esse si
perviene durante gli ultimi due anni della scuola secondaria di secondo grado.
I DSA devono superare la
sofferenza psicologica che li caratterizza e vincere gli ostacoli, anche
mediante l’uso di strumenti, sotto la guida attenta dei docenti e dei
familiari. I cinque anni della scuola secondaria di secondo grado rappresentano
per lui o lei la più grande delle sfide!